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 ZONA
 ANDINA

- San Agustin -
- Tierradentro -

 

SCHEDA INFORMATIVA

San Agustin

ALTITUDINE: 1.730 mslm
TEMP. MEDIA: 18 gr.  PREFISSO TEL. dall'ITALIA: 005788

Tierradentro

ALTITUDINE: 1.754 slm
TEMP. MEDIA: 18 gr. PREFISSO TEL. dall'ITALIA: 005788

San Agustin
San Agustin, una cittadina localizzata sui contrafforti del Massiccio Colombiano al sud del dipartimento dell’Huila, è uno dei posti archeologici più importanti della Colombia. Questa regione montagnosa, insieme di colline e profonde valli, fu abitato secoli fa da varie culture successive che lasciarono alla posterità numerosi vestigi archeologici, tra i quali occorre citare le statue, gli intagli di pietra, i sarcofaghi monolitici ed i geroglifici con rappresentazioni umane, animali e figure fantastiche. Non si ha una conoscenza precisa delle culture agustiniane, ma si sa che praticavano forme complesse di culti, specialmente culti funerari. Erano popoli agricoli, con un’economia basata sulla coltivazione del mais, e integrata da tubercoli e frutta, caccia e pesca. Avevano inoltre una conoscenza avanzata dell’arte della ceramica.

A San Agustin si arriva in macchina da Neiva, passando da Pitalito. I posti archeologici si trovano sparsi su un’area di 500 chilometri quadrati nei Comuni di San Agustin e San José de Isnos e per arrivarci è spesso necessario ricorrere al cavallo o al fuoristrada.
 
PARCO ARCHEOLOGICO

La maggiore concentrazione di statue si trova nel Parco Archeologico di San Agustin, a 3 chilometri dal centro abitato, aperto tutti i giorni fra le 9:00 e le 16:00. Il parco, sede di un museo e di una biblioteca specializzata in temi archeologici di questa regione, si puù percorrere a piedi e comprende il Bosco delle Statue, il complesso noto come Tavoliere A, B, C e D, la Fonte dei Lavapiedi e l’Alto dei Lavapiedi.

Il Bosco delle Statue è un sentiero dove si possono apprezzare 35 statue di diversi origini, dimensioni stili che, secondo l’antropologo Reichel-Dolmatoff, vengono considerate arcaiche, naturalistiche, espressioniste e astratte. I Tavolieri sono vaste spianate artificiali che servivano come luoghi d’abitazione.

Nel letto roccioso della Quebrada (ruscello) dei Lavapiedi si trova la Fonte Cerimoniale dei Lavapiedi, forse la più grande opera di scultura delle culture agustiniane. La fonte comprende un complesso labirinto di canali e incavi decorato con rappresentazioni di serpenti, lucertole e salamandre, nonché volti e forme umane. L’ipotesi più probabile è che questo era un posto sacro dedicato a cerimonie religiose e bagni rituali. Nel parco archeologico si trova infine l’Alto dei Lavapiedi, vestigi scoperti sulla cima di una collina, dove si possono osservare varie tombe riparate da una gran statua col tema del «doppio io».
 

ALTRI POSTI D’INTERESSE

Va segnalato anche il luogo archeologico dell’ Alto de los Idolos, una spianata artificiale a ferro di cavallo localizzata a 26 chilometri da San Agustin. Altri posti interessanti sparsi nella regione sono EI Tablon, La Chàquira, La Pelota, Obando, El Jabén, l’Alto de las Piedras, l’Alto de las Guacas, il Mortifio, Quebradillas, Quinchana, La Parada, Naranjos e Lavaderos.

Oltre al grande interesse archeologico che suscitano le antiche culture di San Agustin, vale la pena sottolineare che la zona è di una straordinaria bellezza e l’ideale è combinare le escursioni archeologiche con passeggiate di contemplazione della natura. Uno dei posti più interessanti è lo Stretto del Magdalena, a pochi chilometri da San Agustin. Li il fiume Magdalena è naturalmente convogliato fra pareti di enormi sassi e raggiunge la sua minima larghezza in uno scenario naturale che ben merita una visita.
Tierradentro
Da San Agustin, con un viaggio di 10 ore, si può raggiungere in macchina Tierradentro, nel dipartimento del Cauca, passando per La Plata e concludendo il viaggio a San Andrés de Pisimbalà. A San Andrés si può arrivare anche da Popayàn attraverso la cordigliera Centrale.

A due chilometri da San Andrés de Pisimbalà si trova la zona archeologica di Tierradentro, una vasta area dalla topografia irregolare, oggi abitata in gran parte dagli indigeni Pàez. In mezzo a paesaggi di grande bellezza, i costoni e le falde delle montagne alloggiano costruzioni funerarie pre-ispaniche.

Le tombe e ipogei funerari di Tierradentro si trovano in posti come la Loma de Segovia, l’Alto del Duende, El TabIon, l’Alto de San Andrés e la Loma del Aguacate. Le tombe sono molto varie, da quelle a poca profondità fino alle più ampie, scavate a più di sette metri di profondità. Gli ipogei hanno una decorazione interna basata su figure geometriche in bianco, rosso e nero, e su altorilievi di figure antropomorfe.

In questa zona sono state scoperte numerose statue di pietra con caratteristiche simili a quelle di San Agustin, anche se il loro legame non è stato ancora stabilito. Non si sa neanche con certezza se le statue appartengono allo stesso gruppo culturale di coloro che hanno scavato le tombe, anche se secondo gli esperti è molto probabile che siano state culture diverse. A Tierradentro c’è anche un museo dove si ammirano urne di terracotta rinvenute all’interno di tombe, nonché una sala etnografica con arnesi ed attrezzi che illustrano l’ambito culturale della comunità Pàez.
 
IL GRUPPO PAEZ

A Tierradentro, in un’area di circa 3.000 km. quadrati, convivono con bianchi e meticci gli indigeni Paez, dediti alla coltivazione di mais, yuca, fagioli, frutta e verdura. Nonostante molte pressioni, la comunità Pàez sussiste come gruppo culturale, e mantiene la sua propria lingua e i suoi antichi costumi. I Pàez hanno un loro proprio sistema di governo che viene eletto ogni anno e mantiene un’organizzazione gerarchica che controlla le attività e i lavori comunali nei campi seminati, le strade e le case. Sono magnifici artigiani e confezionano tra l’altro, ruanase chumbes (piccole strisce tessute col telaio).