L'Antioquia (si pronuncia
«Antiochia») il cui capoluogo e' Medellin, è stata chiamata anche «la montagna». Con questo
nome il suo popolo vuole evocare le grandi sfide che dovettero
superare per stabilirsi nelle valli di una delle cordigliere in cui
si divide in Colombia il Massiccio delle Ande.
I primi spagnoli che misero radici in questa regione del Nuovo
Mondo erano principalmente baschi. Essi lottarono con tale
intrepidezza contro gli indigeni e contro l’inclemenza e le piaghe
del Tropico, che a poco a poco cominciarono a sembrare una tribù
destinata a battagliare messianicamente nel deserto.
Localizzata a nord-est della Colombia, l’Antioquia è stata lo
scenario di un epico processo di colonizzazione. Agricoltori senza
terra e minatori senza miniere cominciarono a cavalcare sul dorso
della Cordigliera Centrale verso il sud. Questa peregrinazione durò
più di un secolo, ma ci sono cronisti che suggeriscono che non è
ancora finita e che i discendenti di questi pionieri vagano ancora
per le pianure australiane in cerca di pepite d’oro.
Carovane di buoi e di muli, condotti da abili e furbi mulattieri,
attraversarono montagne e valli portando il progresso di paese in
paese. L’Antioquia divenne una provincia poderosa, appassionata
per l’arte del commercio. Audaci imprenditori attraversarono l’Atlantico
e acquistarono moderne macchine, portando poi ingegneri e tecnici
specializzati dalla Germania, dall’Inghilterra e anche dalla
Svezia. Altri le trasformarono e reinventarono. Le officine si
specializzarono e molte diventarono fabbriche. Per i filoni delle
miniere si inventarono mulini e si fabbricarono i primi lingotti di
ferro della Colombia. E infine si crearono fabbriche, fonderie, e si
aprirono banche.
UNA STORIA DI PROGRESSO
Dalla fine del secolo scorso, l’Antioquia è stata protagonista
dell’epopea che condusse alla creazione del primo grande centro
industriale della Colombia. Alla fine del secolo XIX era uno dei
pochi centri regionali della America Latina, insieme a Monterrey nel
Messico, che potevano vantarsi di generare una produzione
tipicamente nazionale. Il marchio «Hecho en Medellin» (made in
Medellin) o in altri comuni vicini era impresso deppertutto: su trebbiatrici e macchine
spolpatrici, su torchi per canna da
zucchero, ferri da stiro, armi da fuoco, ferramenta, macchine
filatrici di seta, trapani, sigari, saponi, birra, stoviglie,
abbigliamento e persino su orologi per campanili.
Un ingegnere cubano, Francisco Cisneros, fu contrattato per squarciare le montagne e posare le rotaie del primo treno,
necessario per portare fino alla Valle di Aburrà le macchine e i
telai importati dall’Europa e dagli Stati Uniti, e per portare
giù, lungo il grande fiume Magdalena, la merce, l’oro e le
migliaia di sacchi di caffè.
L’aspra topografia, la povertà della terra e la mancanza di
mano d’opera indigena, nonché l’abbagliante attrazione delle
miniere d’oro, ostacolarono il sorgere di una aristocrazia
latifondista nell’Antioquia. Prevalse così nel carattere dell’antiochegno
uno spirito mercantilista e d’uguaglianza nel rapporto con gli
altri.
Furono antiochegni i primi a dare la libertà ai loro schiavi
neri e ad intercedere perche' la schiavitù fosse abolita. D’altra
parte, molti dei condottieri delle scaramuccie rivoluzionarie del
secolo scorso, come il Generale Uribe Uribe, erano antiochegni. E
della sua stessa stirpe furono alcuni dei suoi opponenti più
accaniti.
La grinta dei «paisas», come si suol chiamare ai suoi quattro
milioni e mezzo d’abitanti, mantiene l’Antioquia ai primi posti
nella produzione di tessuti, oro, banane, caffé ed idroelettrica. L’Antioquia
esporta fiori, confezioni, stoffe e banane. E gli antiochegni
vollero essere i primi in Colombia ad avere la metropolitana, la
cui costruzione è attualmente in fase terminale a Medellin.
CLIMI E REGIONI
La geografia antioquegna comprende tutti i climi e i paesaggi
caratteristici della Colombia: le pianure, l’altopiano, i laghi,
le foreste, i fiumi, le montagne, i canyon e le spiaggie sul mare
dei Caraibi. Ai suoi 63.000 chilometri quadri mancano forse
solamente le cime coronate di neve. Ma la limpidezza dei ghiacciai
perenni che non hanno, è stata sostituita dalla permanente
bianchezza delle loro case. Pochi colombiani come gli antiochegni
tengono con tanta accuratezza le facciate e i giardini delle loro
abitazioni. Pendono tante piante fiorite dalle finestre e dai
balconi delle case dell’Antioquia che al viandante viene in mente
l’Olanda, dove le case sembrano ricamate con arcobaleni. E nell’Antioquia
c’è persino un paese che si chiama Jardin (giardino). Santa Fe de
Antioquia, il più coloniale ed antico dei paesi di questa regione,
con le sue belle strade selciate, si trova a solo 67 chilometri da
Medellin. Lungo questo percorso verso l’ovest, paesi come San Jeronimo y Olaya offrono deliziosa frutta e artigianato.
Verso l’est ci sono le colline di Rionegro, con un clima fresco
e aziende del secolo XIX trasformate in musei, villaggi turistici e
sedi di manifestazioni culturali. Scendendo verso la valle del fiume
Magdalena, si trovano imponenti cascate ed il canyon del Rio Claro,
quasi vergine, selvaggio, con grandi caverne e miniere di marmo
rosa. E a Aldea Doradal, bianche locande in stile mediterraneo
invitano al riposo dopo la visita ad un esotico zoo.
Preziosi reperti di culture aborigeni sono conservati a sudest,
in paesi come Venecia, Urrao, Jardin e Tàmesis. In questa regione
se trovano le più grandi piantagioni di caffè del dipartimento, il
Parco nazionale delle orchidee ed il Pàramo de Frontino, ancora
abitato da snelli orsi dagli occhiali.
La costa caraibica dell'Antioquia
ha enormi piantagioni di banane e giacimenti di oro, rame e
magnesio. Gli indigeni Cuna e Catio sono gli abitanti originari di
questa regione.
Su 35.000 chilometri quadri si estende uno dei
parchi naturali piu' ricchi della Colombia, quello del Catio.